Scuola Materna Piccoli Eroi
La scuola dell’infanzia rappresenta l’ambito educativo per eccellenza, all’interno del quale, grazie alla competenza degli insegnanti è possibile cogliere incertezze e difficoltà dei bambini.
Il compito della scuola è lavorare su questi punti creando un ponte con la famiglia e fare dei percorsi mirati per il bambino.
Nel periodo dai tre ai sei anni si costruiscono le premesse per il futuro, si sviluppano tutte le abilità di base indispensabili per imparare a orientarsi nel mondo delle parole e dei numeri. Il compito dell’insegnante è quello di stimolare il bambino in modo tale da far sì che queste abilità si sviluppino.
Ci sono alcuni punti fondamentali che l’insegnante deve seguire per poter sviluppare le abilità del bambino, ossia ;
- Conoscere a fondo i propri alunni, attraverso un osservazione sistematica, che in ogni momento possa informare i propri traguardi raggiunti.
- Predisporre un ambiente di apprendimento stimolante, in modo da fornire al bambino molteplici occasioni per sollecitare la curiosità, l’interesse e il coinvolgimento.
- Tenere conto delle competenze già raggiunte dai bambini e offrire stimoli che siano rispettosi della loro zona di sviluppo prossima.
- Ai bambini piace sentirsi capaci e sicuri delle proprie abilità, ed è anche per questo che amano la ripetitività ( cantare la stessa canzoncina o vedere lo stesso cartone ), quindi prendiamo la buona abitudine di aggiungere qualcosa di nuovo e di diverso alle cose che amano.
- Instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con la famiglia.
- Ricordare che il gioco è una cosa seria, è il gioco la grande risorsa della scuola dell’infanzia, ma deve essere finalizzato all’apprendimento, alla scolarizzazione e allo sviluppo nelle varie aree.
- Non dimenticare che se il bambino si diverte impara prima con più facilità.
I momenti della vita scolastica devono essere in alternanza equilibrati:
o Il gioco libero.
o Il gioco guidato.
o L’ascolto di storie.
o La piccola conversazione di gruppo.
o Le attività grafico-pittoriche.
o Le attività psicomotorie.
o I giochi ritmici.
o L’ascolto della musica.
o Il canto.
I tempi di attenzione dei bambini sono brevi, ma se l’adulto calibra bene le proposte essi si allungano notevolmente.
· Le attività che proponiamo ai bambini è importante che siano finalizzate.
· È indispensabile ascoltare i bambini, in modo tale da farli sentire parte integrante dell’ambiente.
· Riconoscere situazioni di svantaggio e programmare itinerari individualizzati, per offrire a tutti pari opportunità.